Scala dei Turchi: 25 nuove villette in costruzione

09.09.2013 14:48

A qualche mese dall’abbattimento dell’ecomostro di Scala dei Turchi, 25 ecomostriciattoli, con tutte le autorizzazioni, vengono edificati velocemente sulla stessa roccia di marna friabile.

Siamo a Scala dei Turchi, una delle più belle spiagge d’Italia, situata nel comune di Realmonte, in provincia di Agrigento. In questa nota meta del turismo balneare appena tre mesi fa le ruspe distruggevano i resti di uno scempio visivo realizzato nei primi anni 90, un complesso alberghiero il cui progetto comprendeva tre edifici. Rimasto in piedi per quasi un quarto di secolo, l’ecomostro di Scala dei Turchi è stato definitivamente rimosso nel giugno scorso, tra la soddisfazione delle autorità e gli applausi di cittadini ed associazioni ambientaliste, che rivedevano finalmente integro un sito candidato, per la sua bellezza, a divenire patrimonio mondiale dell’Unesco.

 

Ma il compiacimento generalizzato è durato giusto il tempo di un’estate. Pochi giorni fa sul costone sono ricomparse le ruspe, stavolta per costruire. Il progetto, approvato quattro anni fa sotto la precedente giunta amministrativa, prevede la costruzione di 25 villette, i cui probabili acquirenti, secondo alcune fonti, sarebbero personaggi appartenenti al mondo del calcio e dello spettacolo. Due degli immobili sono già stati edificati in tempi record tra lo stupore e l’indignazione di cittadini ed associazioni locali, tra cui MareAmico che ha prontamente fotografato il fatto, portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica.

 

A voler trovare un inghippo legale, si fa fatica: le autorizzazioni sembrano esserci tutte, così come c’erano all’epoca dell’ecomostro. E la società edile promette di armonizzare le strutture al territorio. Eppure è inevitabile chiedersi come sia possibile che un progetto del genere non comprometta irrimediabilmente la bellezza ed il valore naturalistico dell’area. Senza contare la questione sicurezza: la marna bianca risulta essere una roccia estremamente delicata, tanto che online sono reperibili filmati che documentano recenti episodi franosi, avvenuti proprio a una manciata di metri dall’area interessata dal progetto.

www.youtube.com/watch?v=rEvnPBQXyBo

 

gaianews.it